di
Luca Fornaciari

Riddick: il full trailer


Giorni, mesi e anni ad attendere, fin dalle prime indiscrezioni, di approdare a qualcosa di veramente concreto sul capitolo conclusivo della trilogia di Riddick.
Inizialmente dovevano essere due film, ora non si sa con precisione se ne seguirà un quarto, ma certamente potremo vedere e giudicare un terzo capitolo ormai alle porte.
Ieri è uscito il primo full trailer del film, svelato in tutta la sua oscurità. Un ritorno al primo sembra, con l'aggiunta dell'azione del secondo.
A voi i commenti e non perdete l'uscita fissata al 6 settembre 2013 per gli USA.



Fanta-Mese di giugno con: Superman, Star Trek, Will Smith e un esercito di zombie



Tre eventi imperdibili nel mese di giugno per i nerd allaroundtheworld.
Li dispongo in un ordine di priorità del tutto personale:

20/06 - L'uomo d'acciaio di Zach Snyder
13/06 - Into darkness - Star Trek di J.J. Abrams
06/06 - After Earth di M. Night Shyamalan

Numero Jolly: 27/06 - World War Z di Marc Forster

Urge quindi approfondito aggiornamento sugli ultimi trailer diffusi in rete, sono indietro anche io, lo ammetto.

Numero 1: Superman. Aspettative alle stelle, visto anche il mancato riavvio di Bryan Singer e tenuto conto della nostra nerd-cieca-fiducia che riponiamo in Zach Snyder, specialmente quando il film è un soggetto e produzione di Christopher Nolan. Non potete fallire, se non voi chi altro.
Ecco l'ultimo trailer:


Numero 2: Star Trek. Molti degli appassionati che temevano l'uscita del primo capitolo hanno dovuto apprezzare le indubbie capacità di J.J.Abrams, che sembra ormai lanciato verso l'apice di una carriera degna della generazione successiva alla Lucas/Spielberg/Coppola/ecc
Vedremo se il secondo episodio saprà mantenere, o addirittura migliorare, ritmi e spessore del primo.


Numero 3: After Earth. Ovvero "perché questo tipo di film, specialmente se interpretato da Will Smith o Tom Cruise, non ne vuole sapere di invecchiare e può puntare sempre ad ottimi incassi".
Non ci aspettiamo una trama molto sofisticata, giusto? Ma con le indiscusse doti di Will Smith, affiancato dal figlio, potremmo assistere ad un paio d'ore di rilassante viaggio fantascientifico. Non esageriamo nelle aspettative e godiamoci l'ultimo trailer:


E il numero Jolly è....
World War Z! Tradotto "Ciao, sono Brad Pitt e dopo essermi cosparso di Chanel No 5 mi precipito a decapitare decine di migliaia di zombie".
Su questo film non mi spingo nemmeno a fare pronostici. Se ne parla da tanti anni, troverete i miei vecchi post nel blog. Il trailer non mi convince, ma sarà da giudicare dopo la visione.



Confermata una nuova stagione di 24


A pochi giorni dall'uscita della notizia che dava per probabile un riavvio della serie 24, arriva la conferma ufficiale. 
L'attore protagonista Kiefer Sutherland ha firmato per una serie di 12 episodi che uscirà nell'estate 2014.
Vedremo come i produttori rimedieranno all'ostacolo di dover rappresentare 24 ore in 12 puntate, quando la particolarità di questo show era di rendere allo spettatore gli eventi in tempi realistici ed equivalenti alla durata delle puntate.
Che dire.. Ritorna la serie preferita mia e di molti! A breve novità!

Sfogliando l'album di famiglia: i Dino-Riders


In un sogno fatto questa notte tentavo di riportare alla memoria quel cartone straordinario con dinosauri armati e guerre laser che avevo visto da piccolo. Svegliandomi mi sono detto "ehi, quel cartone esiste davvero!".
Una breve googleata ed eccolo lì: i Dino-Riders!

Ora che abbiamo imparato ad usare il termine Millennial, devo ammettere che solo i più vecchi di noi ricorderanno questa sfortunata serie di appena 14 episodi. Una serie però che scatenò una produzione incredibile di giocattoli, capaci di stravolgere gli eserciti misti di qualunque bambino.
Non vi pare? Fino all'arrivo dei Dino-Riders il mio esercito era composto da He-Man, Capitan Planet (ma ve lo ricordate Capitan Planet? Dovrò dedicargli almeno un articolo), uno dei cavalieri dello zodiaco, uno dei cinque samurai e qualche Transformer. Capite bene che nel momento in cui appare un brontosauro alto tre volte gli eroi e armato di tutto punto, beh, le sorti delle battaglie pomeridiane vengono stravolte, gli equilibri si perdono e c'è il rischio di spendere ore su ore per capire come poter ricreare una battaglia equilibrata "dove i cattivi rischiano sempre di vincere fino all'ultimo e poi, puntualmente, perdono - segue momento di festa dove anche i buoni morti, alla fine poi non erano davvero morti".

Fantastici i Dino-Riders! L'eterna battaglia tra i Valorians e i Rulons! Non ho trovato neppure una puntata in italiano su Youtube, ma prometto di ottenerne almeno una, a costo di rischiare le pene capitali che proteggono i diritti di questa perla del passato.
Unica consolazione, la breve sigla italiana! Buona visione!



Un'ultima nota. Chiedo scusa al Dilofosauro, il dinosauro che in Jurassic Park sputava il veleno. Si, c'eri anche tu nel mio esercito, non so come ho potuto dimenticarti. Ricordo perfino che se ti abbassavo una delle due zampe davanti, aprivi la bocca e facevi uno spaventoso verso alimentato a batteria. Scusa Dilofosauro, tvb...



Il ritorno di 24 in una miniserie


24 è Il telefilm.
Ne ho adorati tanti negli anni, ma 24 ha raggiunto l'apice nel suo genere. 
Il suo successo nel mondo è stato tale da regalare persino al protagonista Kiefer Sutherland, alias Jack Bauer,  la vittoria di un Emmy.

E' di poche ore la notizia che 24 potrebbe ritornare presto in una miniserie che riavvii da capo l'opera, al momento la FOX è in trattative con l'attore. Non ci resta quindi che attendere buone notizie e sperare presto di poter vivere nuove avventure insieme all'eroico Jack Bauer!

Fonte: deadline

Generazione Millennial: la novità è appena dietro di noi


Siamo la generazione millennial, o generazione Y che, per definizione, è diretta discendente della X, la cosiddetta generazione dei baby boomers. Di che sto parlando?
La generazione baby boomers è quella nata tra gli anni '60 e '70 durante il grande boom demografico, la cui diretta progenie, a partire dagli anni '80, è stata rinominata Millennial Generation o, per i più critici, la Me Me Me Generation, come scrive il brillante articolo di Johs Sanburn apparso sul Time in questi giorni.

Sanburn in apertura descrive una generazione egocentrica, individualista, con pochi ideali, ancor meno punti di riferimento e poca voglia di auto-affermazione rispetto alla precedente. Giovani "self-centered", talvolta arroganti, presuntuosi nell'ambito lavorativo di promozioni e aumenti ogni due anni, incuranti dei risultati che hanno raggiunto. Addirittura riporta una ricerca secondo la quale il disturbo narcisistico di personalità sarebbe fino a tre volte più alto rispetto ai nostri genitori.
Ho sempre avuto interesse per l'argomento e, magari in termini più miti, condivido diversi punti.

Poi leggo un interessante libro di Marcel Danesi "Eternamente giovani. L'«adolescenza» della cultura moderna", che in una sua parte riporta un'intervista rivelatrice, che scansa gli impietosi giudizi sulla nostra "gioventù bruciata" e restituisce una rincuorante speranza.

La generazione del cambiamento (imposto), abituata a mutare moda ogni anno, genere musicale, cellulare ogni mese, alla costante ricerca dell'acquisto più evoluto, più moderno del precedente, è in realtà annoiata da un cambiamento statico, prevedibile e vecchio nelle dinamiche.

E' la legge del contrappasso. Il mercato che propone un continuo cambiamento e ne abusa, finisce per dover cambiare il proprio modo di cambiare.

Tanto che in questa ricerca i giovani millennials, parlando di musica, confessavano di aver maturato un profondo interesse per la musica classica di Mozart e Beethoven, stanchi dei successi commerciali a rotazione e spesso privi di qualità.

I sopravvissuti a questo mio lungo articolo si staranno chiedendo che c'entra l'argomento con un blog dedicato principalmente al cinema. C'entra tanto. 
C'entra perché rispetto all'epoca dei baby boomers anche nel cinema e nel fumetto sono cambiati molti eroi e punti di riferimento. Nell'infinita scelta proposta dall'Era digitale si può trovare di tutto e la macchina dell'intrattenimento rigurgita ogni sorta di idea, purché apparentemente inesplorata e quindi probabile portatrice sana di interesse.
Il cinema ha esplorato a fondo le vie facili o meno tradizionali con l'unico scopo di inoculare un cambiamento, di attirare attenzione, quindi audience, quindi soldi. Lo si è visto in questi anni con prodotti carichi di qualunque tipo di messaggio moralmente discutibile, sesso, violenza, ecc..
Badate, non si parla di perbenismo. E' solo che in questi prodotti ho avuto la sensazione che l'idea insolita mirasse più a far parlare di sé, piuttosto che ad appellarsi ad un senso diffuso e ugualmente discutibile del tipo "essere moderni e civilizzati significa poter accettare e giustificare qualunque tipo di contenuto".
Arrivo al punto. La mia impressione, e ne ho già parlato presentando la serie Vikings che forse è l'esempio contemporaneo più calzante, è che una volta assuefatti da questo nuovo, ma già vecchio, modo di fare cinema/telefilm/fumetti, la naturale evoluzione stia portando a ricercare nuovamente un prodotto più curato nel contenuto che nell'impatto visivo, proprio per poter cambiare metodo e attirare  interesse.

Per un millennial anomalo come me che adora il cinema anni '60-'70 per la sua densità di morale al di sopra degli effetti speciali, o per la ricercatezza della trama e del linguaggio, al contrario di come oggi si cerca di ridurlo e semplificarlo al massimo, questo è uno scenario che mi auguro possa proprio avverarsi. Come me forse molti altri attendono silenziosi che, giocate tutte le carte più scontate, il cinema ritorni all'origine e ci salvi da una lenta perdita di dettagli e spessore.
Perché come qualcuno mi confidò una volta, la differenza la si fa proprio lì, nei dettagli.